Perché ascoltare “Donne a Righe” anche se fai ecommerce
Indice dei contenuti
Donne a Righe: il podcast delle chiacchiere tra freelance
Ebbene sì, faccio un podcast ma non è sull’ecommerce (per ora).
Si chiama “Donne a Righe” e, a dire la verità, lo facciamo in tre, ecco perché il “payoff” è “chiacchiere tra freelance”.
Le mie colleghe e socie sono:
- Antonella Gallino, ministra di parole e local guru
- Tatiana Ippolito, brand e web designer
Parliamo di molti argomenti che ci toccano da vicino come libere professioniste e invitiamo anche altre voci di freelance per dare un contributo, ma ammettiamolo, ci divertiamo un sacco con tutte le persone che ospitiamo.
Ti lascio qualche nome di chi è ha condiviso i microfoni con noi:
- Serena Silvi, avvocata dei diritti digitali
- Emanuela Formisano, professional organizer
- Mariella Borghi, top voice LinkedIn sull’intelligenza artificiale, AI e Marketing expert
Invece Manuela Martinuzzi, che si occupa di web design e email marketing, ci è venuta a trovare nelle ultime registrazioni (non sono ancora uscite mentre scrivo questo articolo) per sostituire temporaneamente una di noi tre, diventando così una piacevole voce che ogni tanto potresti sentire insieme a noi.
Le puntate escono tutti i venerdì alle 12.00 e ci puoi trovare in tutte le maggiori piattaforme di podcast, sul nostro sito trovi le informazioni per raggiungerci.
Perché ascoltare il podcast se fai ecommerce o sei una web agency?
Giusto, perché mai tu che ti occupi di ecommerce o hai una web agency dovresti ascoltare un podcast del genere?
Bella domanda.
Me lo sono chiesta anch’io, già nel maggio 2023, mese in cui è uscita la prima puntata.
Ora che abbiamo prodotto diverse puntate ho compreso che i nostri contenuti potrebbero essere interessanti anche per te, per trovare spunti e nuove collaborazioni. Il podcast si rivolge principalmente a freelance, piccoli imprenditori, manager, consulenti e spesso chi fa ecommerce o sviluppa ecommerce ha quasi tutti questi ruoli.
3 motivi per cui ascoltare “Donne a Righe” anche se non sei a righe
Non sei a righe = non sei un/a freelance.
Ecco tre buoni motivi per cui dovresti ascoltare “Donne a Righe”.
1) Il punto di vista del fornitore ti farà scegliere i giusti partner
Mi spiego meglio: nelle nostre discussioni il 90% delle volte ricopriamo il ruolo di “fornitori”, ad esempio per chi fa ecommerce, ma anche per altre attività.
Ascoltare il nostro punto di vista nella gestione dei clienti, le nostre scelte e come ci approcciamo al cliente ti fornirà gli strumenti per selezionare meglio i collaboratori che si occupano di sviluppo e comunicazione digitale.
Questo è un plus non da poco, in tanti anni di lavoro uno dei problemi più ricorrenti è la scelta del partner o di più partner digitali con cui far crescere il proprio ecommerce o sito web.
2) Valorizzando tempo e organizzazione sarai più produttivo/a
Spesso parliamo di tempistiche e organizzazione del lavoro, e con il mio contributo anche di gestione del team tecnico.
Il valore del tempo è un tema di cui discutiamo spesso, e sono convinta che prendere consapevolezza di come impatta sui risultati del tuo biz sia un altro plus che non tutti gli imprenditori e manager hanno. Infine in alcune puntate potrai trovare tips utili su come aumentare la produttività e potrai declinarli facilmente sui tuoi processi di lavoro.
3) Conosci nuovi/e freelance che contribuiscono al tuo biz
In genere anche piccoli ecommerce tendono a rivolgersi ad agenzie che, a loro volta, esternalizzano il lavoro, soprattutto quando ci sono esigenze non propriamente pienamente in linea con i servizi che offrono.
Sai quali vantaggi avresti scoprendo freelance di valore che potrebbero far parte del tuo universo lavorativo? Tantissimi, allargare la propria rete di conoscenze nel mondo digitale potrebbe fare la differenza sulla buona riuscita dei tuoi obiettivi.
Tre puntate da ascoltare se fai ecommerce o hai un’azienda
Ti lascio tre puntate da ascoltare che potrebbero essere interessanti per te:
1) Alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale con la top voice Mariella Borghi
In realtà sono due puntate, tocchiamo un po’ di punti, anche quello sulla competitività delle aziende. Se fai ecommerce probabilmente hai già “accolto” questa nuova tecnologia, nei due episodi Mariella ci guida all’approccio giusto per usare l’AI senza averne paura.
2) “Lo voglio subito!” Il valore del tempo
Hai mai pensato che valore ha il tuo prodotto e come questo è correlato al tempo? In questo episodio partiamo da un manifesto di HUB09 per esplorare proprio questo aspetto.
3) Il black Friday ci imbarazza
Un punto di vista diverso che si slega dal consumismo, ti assicuro che troverai diversi spunti per il tuo prossimo Black Friday, ho anche scritto un articolo legato proprio a questo episodio.
Devo dire che è stata una selezione sofferta perché molte delle puntate registrate finora offrono contenuti utili per molti ruoli, come ad esempio l’organizzazione del lavoro con Emanuela Formisano, Professional Organizer, e la puntata sui preventivi e contratti con l’avvocata dei diritti digitali Serena Silvi.
Vuoi suggerire un argomento per “Donne a Righe”?
Se pensi che il nostro podcast possa arricchirti puoi suggerire un tema per le puntate, facendoci anche uscire dalla nostra comfort zone. Per farlo ti basterà scriverci una email o contattarci in direct message su Instagram.
Cosa ho imparato facendo il podcast “Donne a Righe”
Il progetto del podcast è nato a giugno 2022, da un incontro al Freelance Camp.
Ci abbiamo messo quasi un anno per uscire ufficialmente ma da questa esperienza ho imparato veramente tanto.
Ti racchiudo i concetti in tre punti, ma quando vuoi ci possiamo fare una chiacchierata su LinkedIn o Instagram.
- Ho sempre lavorato per dei team su progetti di altre aziende e non con dei team su progetti personali: quando non sei da solə riesci ad arrivare dove da solə non arriveresti mai.
- Coordinare tre teste con attitudini, routine e approcci diversi mi ha fatto diventare migliore anche nel mio ruolo di Project Manager. E, so che sembra un controsenso, gestire team piccolini è più difficile.
- Finalmente esco da dietro le quinte: ho fatto anni a lavorare con il passaparola e senza la necessità di avere un mio posizionamento. Il Podcast mi ha aiutato ad avere più fiducia in me stessa, anche se la sindrome dell’impostore c’è e ormai ho imparato a conviverci.
É curioso come progetti non sempre sovrapponibili a quello che facciamo abbiano così tanto da insegnarci nel nostro stesso lavoro. Ringrazio, quindi, i miei percorsi non lineari che mi arricchiscono sempre di più e spero che questo podcast possa essere di ispirazione anche per te.