3 suggerimenti UX per aumentare il valore del carrello medio

13 minuti di lettura

Partiamo dal presupposto che il valore medio del carrello non è una metrica di misura della user experience di un ecommerce. 

Tuttavia la UX è fluida e deve far parte della tua strategia di vendita insieme ad altri aspetti, come la CRO – Conversion Rate Optimisation – e il marketing. Lavorare sulla UX è necessario per creare una relazione di valore con le persone che dura nel tempo e che va al di là l’intervento singolo che puoi fare per aumentare le conversioni di acquisto.

Ecco perché in questo articolo voglio darti 3 suggerimenti che puntano a migliorare l’esperienza delle persone quando acquisteranno sul tuo ecommerce e aumenteranno anche il valore del carrello medio. 

Iniziamo!

Indice dei contenuti

1) Aiuta le persone a scegliere gli articoli giusti per loro con i bundle

Un mockup di un prodotto Bundle composto da crema viso, contorno occhi e maschera viso.

Il bundle è un gruppo di prodotti, generalmente correlati tra di loro, venduti come se fossero un prodotto unico

Se ad esempio hai un negozio di cosmetica naturale e cruelty free un bundle potrebbe essere formato da: una crema viso antirughe over 40, un contorno occhi abbinato e una maschera viso tonificante. 

Sono tutti prodotti connessi tra di loro che rispondono ai bisogni di una determinata persona e offrono anche un beneficio in più perché se questi prodotti venissero acquistati singolarmente avrebbero un costo totale maggiore.In pratica sai che dovrai attuare una scontistica sulle quantità ma allo stesso tempo stai dando alle persone un buon motivo per spendere di più rispetto a un acquisto standard, con il vantaggio per il tuo ecommerce di un aumento del carrello medio.

Quali sono le caratteristiche vincenti di un prodotto bundle?

Il segreto è l’allineamento tra il valore del bundle e i bisogni della persona a cui è rivolto. Segui queste semplici regole per offrire alle persone una migliore esperienza di acquisto di prodotti bundle.

Crea dei bundle che trasmettono valore rispetto al prodotto singolo

Componi i bundle con prodotti correlati tra loro che permettano di essere percepiti come valore aggiunto al proprio acquisto: l’abbinamento dei prodotti è proprio il segreto per un bundle vincente! Capita spesso che un prodotto venduto singolarmente funzioni meno rispetto a quando lo si vende accostato ad altri articoli.

Crea bundle a tema in occasione delle festività

In previsione delle festività proponi dei bundle a tema, con lo scopo di rendere più semplice la scelta, ad esempio, quella dei regali.

Fai vivere nel tuo ecommerce l’atmosfera di festa che stanno vivendo le persone, proponendo bundle per Natale, per San Valentino, la festa della mamma, la festa del papà, e tutte quelle ricorrenze che vediamo passare nel corso dell’anno.

Raggruppa i prodotti collegati tra di loro

So che potrebbe sembrare un suggerimento banale ma la relazione che c’è tra i prodotti che formano il bundle ne determina la vendita. Se stai pensando di aggiungere quel piccolo prodotto che non vendi neanche a metà prezzo, anche se non ha una forte correlazione con il resto, stai sbagliando strategia. La persona a cui è rivolto il bundle deve essere sempre al centro dei tuoi abbinamenti, anche a scapito di qualche prodotto.

Evidenzia la scontistica 

Rendi evidente il risparmio che la persona può ottenere comprando più prodotti raggruppati rispetto all’acquisto singolo. Ti suggerisco di farlo risaltare sia in lista prodotti (categorie) che nella pagina del prodotto.

Usa un design pulito e comprensibile, sia nell’ecommerce che nelle mail transazionali

Le persone devono sempre avere chiare queste informazioni:

  • quantità e prodotti inclusi nel pacchetto
  • foto del bundle e foto dei prodotti singoli
  • descrizione dettagliata dei prodotti. Ad esempio se vendi un cosmetico è importante indicare gli ingredienti e le certificazioni cruelty free
  • qual è il risparmio se acquistano un bundle, piuttosto che i singoli prodotti
  • l’unicità del bundle. Ad esempio se vendi corsi online potrebbero essere dei corsi correlati non acquistabili singolarmente ma solo con l’acquisto in gruppo.

Tutti questi aspetti devono essere presenti nel design in maniera chiara, semplice e immediata.
Ti suggerisco di raccontare il valore del tuo “gruppo di prodotti” anche nelle mail di conferma ordine e nelle mail successive, così da rafforzare la scelta di acquisto appena effettuata e dipanare eventuali dubbi.

Che relazione c’è tra i prodotti bundle e la UX del tuo ecommerce?

Se hai seguito tutti i punti precedenti stai creando un senso di valore per le persone a cui ti rivolgi, il che non sempre si traduce in un risparmio di soldi ma potrebbe essere anche un risparmio di tempo o semplicemente la comodità di prodotti combinati perfettamente tra loro pronti per l’acquisto.
Se la selezione dei prodotti che compongono i tuoi bundle sarà pensata per i bisogni delle persone a cui ti stai rivolgendo la loro esperienza non si concluderà con la vendita ma continuerà con l’apprezzamento dei prodotti – tramite una recensione, per esempio – e un possibile ritorno di acquisto. Win win!

2) Aggiungi un metodo di pagamento a rate senza interessi

Pagamenti elettronici su mobile con possibilità di pagamento in 3 rate senza interessi

In questi anni sono nati e stanno nascendo sempre nuovi metodi di pagamento, tra cui quelli a rate. Indipendentemente dal prezzo dei tuoi prodotti, aggiungere un pagamento rateale migliorerà l’esperienza di acquisto generale e potrebbe far aumentare il valore del carrello medio.

Un pagamento rateale potrebbe giocare un ruolo importante con i prodotti di fascia più alta che in genere si suggeriscono come alternativa al prodotto che si sta guardando (upsell) o con i prodotti correlati che si propongono nella pagina del carrello.
La possibilità di pagare a rate permette alla persone di spendere più di quanto avevano previsto, andando così ad aumentare il valore del carrello medio del tuo ecommerce.

Che tipi di pagamenti a rate esistono? 

Sul mercato esistono pagamenti rateali brevi e pagamenti rateali a lungo termine, anche detti finanziamenti rateali. Quelli che a noi interessano sono i pagamenti rateali brevi che di solito contemplano tre rate di pagamento.

Ti segnalo le tre aziende su cui ho avuto esperienza e che al momento sono tra le più conosciute.

Paypal

Logo Paypal

Paypal offre in maniera assolutamente gratuita – almeno nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, ma le cose potrebbero cambiare – un pagamento rateale di tre rate per gli ecommerce. 

Il vantaggio, oltre ad essere gratuito, è che non serve alcuna installazione di moduli o plugin: le persone effettuano la scelta nel momento in cui accedono a PpayPal per il pagamento. In questa pagina trovi tutti i dettagli.

Scalapay

Logo Scalapay

Scalapay permette di pagare in 3 rate mensili senza interessi

  • la prima rata al momento dell’acquisto
  • la seconda dopo 1 mese 
  • la terza dopo 2 mesi. 

Il servizio è assolutamente gratuito per le persone che pagano usando questo metodo. Ha ovviamente un costo per chi possiedel’ecommerce esattamente come avviene per altri metodi di pagamento, come le carte di credito. Uno dei vantaggi è che si assume il rischio delle frodi, una tutela gradita.

Scalapay ci indica una media del 48% di aumento del carrello medio, tuttavia sii sempre prudente nel verificare il riscontro di questo dato applicato al tuo business. 

Sul loro sito puoi trovare altre informazioni su come funzionae chiedere di ricevere un’offerta sulle per il tuo ecommerce.
Tieni presente che l’integrazione di Scalapay richiede l’installazione e la configurazione di un modulo di terze parti, messo a disposizione dall’azienda per i CMS – Content Management System – presenti sul mercato. Inoltre è utilizzabile sia online che offline, un vantaggio se hai una vendita omnicanale!

Klarna

Logo Klarna

Klarna funziona allo stesso modo di Scalapay: permette un pagamento di tre rate senza interessi

Anche in questo caso l’integrazione avviene tramite modulo compatibile con i principali CMS in circolazione e anche Klarna permette di sfruttare questo metodo di pagamento online e offline, ad esempio nei negozi fisici.

Sul loro sito trovi una pagina dedicata alle aziende che vogliono utilizzare Klarna sul loro ecommerce. L’azienda ci indica un tasso di aumento del carrello medio del 65%.

Oltre al pagamento rateale Klarna propone anche il metodo di pagamento “veloce”, quindi senza rate, assumendosi l’intero rischio di frode. Ha una app dedicata dove le persone possono gestire e tenere sotto controllo i loro acquisti. 

Oltre a Paypal, Scalapay e Klarna si stanno affacciando sul mercato anche nuovi brand meno conosciuti. E anche i brand più conosciuti come PayPlug stanno man mano integrando il pagamento a rate su metodi di pagamento tradizionali.

3) Lavora sul cross selling

Un wireframe di una pagina carrello di un ecommerce che mostra i prodotti suggeriti in funzione di quello che stai comprando.

Se hai un ecommerce sicuramente sai già di cos’è il cross selling. I cross sell sono quegli articoli che hanno una correlazione con il prodotto che la persona sta acquistando e, per questo, vengono proposti proprio nella fase decisionale del carrello.

Ad esempio, se vendi una lavatrice potresti proporre un’estensione di garanzia, oppure se vendi uno smartphone potresti suggerire la custodia e le cuffie.

Se vendi servizi, come potrebbero essere i corsi online, puoi raccomandare una consulenza one to one centrata sul tema del corso o, se si tratta di corsi “fisici”, ad esempio un corso di yoga, potresti suggerire un outfit o degli accessori adatti. 

Le possibilità sono molteplici, sia che tu abbia un ecommerce B2B o B2C

Tuttavia il cross selling, se non è fatto nel migliore dei modi, potrebbe infastidire le persone o addirittura confonderle, creando un senso di incoerenza.

Come fare un buon cross selling per portare valore al tuo cliente e al tuo carrello medio?

La chiave principale per fare un buon cross selling è mettere al centro la persona che sta acquistando. 

“Ok Cristina, solita frase ad effetto che però non va sul concreto”.

Hai ragione, per questo cercherò di darti qualche input che mi auguro tu possa utilizzare per migliorare la UX del tuo ecommerce e, di conseguenza, il valore del carrello medio.

Basati sui dati e raccomanda solo i prodotti determinanti

Il cross selling non si basa sulla quantità ma esclusivamente sul valore che stai dando all’acquisto che stanno effettuando le persone, quindi puoi inserire anche un solo prodotto cross sell nel carrello ma sai che è quello giusto, quello che permetterà la conversione in acquisto e aumenterà il valore del carrello.

Detta così sembra semplice, vero?

Chi ha un piccolo catalogo è avvantaggiato/a sulla proposta dei cross sell giusti nel carrello perché può lavorare direttamente tramite le opzioni che offre il CMS che sta utilizzando.

L’importante è basarsi sullo storico degli acquisti per individuare cosa viene spesso comprato insieme, così da fare delle proposte mirate e consapevoli, basate sulle scelte fatte dalle persone e non sui nostri gusti personali.


Se hai un catalogo importante potrebbe essere una buona soluzione affidarsi a dei moduli e all’intelligenza artificiale. Esistono diverse integrazioni di terze parti che offrono automazioni in diversi ambiti tra cui il suggerimento dei prodotti upsell o cross sell, come Clerk o Cro Brain . Io sto citando quelli con cui ho lavorato finora su Magento ma questo settore offre molte alternative anche in funzione del cms utilizzato.

Se in questo momento una soluzione del genere non rientra nei tuoi budget puoi utilizzare moduli o plugin che si basano su algoritmi o regole sui prodotti, in modo da affinare la selezione dei cross sell che compariranno nel carrello del tuo ecommerce.

Il cross selling non si esaurisce nel carrello

Quando si parla di UX per ecommerce si tende a dimenticare che l’acquisto non è la conclusione del viaggio, è solo uno dei tanti step che le persone fanno ma mi azzarderei a dire che buona parte dell’esperienza con il tuo brand inizia subito dopo che le persone sono atterrate nella success page del loro ordine.

Anche in questo caso fare cross selling non deve fermarsi al flusso che porta le persone al carrello ma può andare ben oltre. Ad esempio potresti puntare sulle email transazionali, si tratta di email automatiche di un evento o un processo, come la presa in carico dell’ordine e la sua evasione. Il tasso di apertura di questo tipo di mail è altissimo e proprio in questo punto di contatto dovresti provare a suggerire a quella persona che quel maglione rosso sta da Dio con le scarpe che hai appena preso, ed è ancora in tempo per acquistarlo!

Trovare un modo per far vivere un’esperienza di acquisto che non si ferma alla success page è la chiave di volta per lavorare sull’aumento del valore del tuo carrello medio… futuro!

Spero che questi spunti possano aiutare le persone che acquistano sul tuo ecommerce ad avere una migliore esperienza di acquisto, inoltre sono sicura che anche il valore del tuo carrello medio potrà trarne dei benefici. Ti basterà essere “gentile”, ovvero rispettare sempre le persone, guidarle nei loro percorsi e creare una relazione di valore tramite il design e le funzionalità. 

Solo così riuscirai davvero a fare sentire le persone al centro del tuo shop online!

Ti piacerebbe leggere altri tips sul miglioramento della UX per il tuo ecommerce?Puoi seguirmi su Instagram e LinkedIn.

Se invece hai bisogno di migliorare il flusso di acquisto del tuo ecommerce posso fare per te un’analisi per migliorare l’esperienza e, di conseguenza, l’aumento del valore medio del tuo carrello.