Brand e UX: l’accoppiata vincente per aumentare le conversioni del tuo ecommerce

13 minuti di lettura

Come una buona Brand strategy influenza positivamente la UX del tuo ecommerce

Regola numero uno di una buona strategia: se vendi online coltiva il legame che c’è tra il tuo brand e l’esperienza che vivono le persone a cui ti rivolgi.

Diverso tempo fa ho avuto una call per Tunda con un team ecommerce che si domandava come mai su instagram avessero molte più reazioni su post dedicati al loro lavoro piuttosto che su post incentrati sul prodotto. 

Sembra banale ma è proprio così, le persone desiderano sempre di più comprare da qualcuno che possono “conoscere”, che ha una storia e possa interagire con loro. 

Condividere sui social i processi della tua attività, il team, i valori che ti identificano creerà una relazione con il tuo cliente ideale, tuttavia i social sono solo uno dei tanti punti di contatto su cui le persone atterrano, il concetto di Brand è molto più ampio.

Rispondiamo a queste domande

Che legame c’è tra UX e Brand?

La maggior parte delle persone non distingue ciò che prova per un brand verso ciò che prova per l’esperienza con quel brand

Per questo l’interazione con il tuo brand deve offrire la miglior esperienza possibile, partendo proprio dal fatto che stai mettendo al centro la persona risolvendo un suo problema. 

Dovrai lavorare su tre aspetti fondamentali: 

  • visual
  • tono di voce
  • comportamento 

Il legame tra loro sarà la coerenza, sia in termini visivi che di comportamento da parte del brand, in particolare il modo di agire del tuo brand determinerà la relazione che vuoi costruire con le persone a cui ti rivolgi

Potranno sentire se il tuo marchio è sincero, gentile, preparato, adatto a risolvere il loro problema. Come conseguenza acquisteranno con fiducia e si sentiranno rappresentate anche dai modi in cui interagisci con loro. 

Oggi, oltre agli spazi fisici, interagiamo con i brand tramite app, social, siti web e ecommerce. 
Quindi sì, il brand è strettamente correlato alla UX che vuoi offrire alle persone, il brand è esperienza. 

E, se ben costruita, l’esperienza delle persone si trasforma in conversioni di acquisto per molti ecommerce.

Quali sono gli errori più comuni legati al Brand e che influenzano anche la UX? 

Molti ecommerce non comunicano ancora al meglio la loro identità, non sono riconoscibili né trasmettono coerenza e fiducia. 

Per il tuo ecommerce il biglietto da visita lo fanno la tua interfaccia grafica e la comunicazione che stai utilizzando: sono le prime metriche di misura su cui una persona si può basare per avere una prima impressione che potrà essere piacevole, rassicurante, poco professionale, di completa sfiducia o chissà quale altra sensazione. 

Se non sarai tu a trasmettere i valori su cui si fonda il tuo marchio altre persone lo faranno al posto tuo, probabilmente con pessimi risultati in termini di fiducia e autorevolezza. 

Gli errori più comuni legati al Brand e che intaccano la UX sono: 

  • Loghi non sempre leggibili e di difficile scalabilità
  • Home page mal progettate
  • Poca attenzione alle pagine dedicate all’azienda, spesso autocelebrative e istituzionali
  • Incoerenza visiva, ad esempio nell’uso dei colori e delle grafiche nei vari touchpoint (campagne social, ads, store fisici)
  • Tono di voce incoerente o inappropriato rispetto al Brand

Una delle motivazioni per cui si incorre in questo tipo di problematiche è che non esiste un design system che possa guidare i diversi team coinvolti. 

Il fatto è che tutti questi errori, spesso intrecciati tra loro, influenzano anche le conversioni di acquisto: nei prossimi step vedremo come migliorare questo aspetto prendendoci cura del tuo Brand.

Come valorizzare il mio Brand sull’ecommerce?

Lo chiedo a Tatiana Ippolito, “La Grafica Leggera”. 

Tatiana Ippolito, la grafica leggera

Tatiana è una visual designer molto brava con cui ho il piacere di collaborare da tanti anni. Specializzata in Brand e Web Design lei è quella persona che fa emergere i valori del tuo marchio e li comunica attraverso il visual rendendo riconoscibile e affidabile il tuo brand agli occhi del cliente ideale

Vediamo quali suggerimenti possiamo catturare dalla sua esperienza!

Intervista a Tatiana Ippolito, specializzata in Brand e Web Design

Cristina

Ciao Tatiana, è un vero piacere averti qui! Iniziamo con una domanda su un aspetto che, quando si parla di ecommerce, non viene spesso preso in considerazione: quali caratteristiche deve avere un logo efficace per un ecommerce? (ma non solo)

Tatiana

Ciao Cristina, intanto grazie dell’invito. Anche per me è un piacere essere qui con te.

Allora, partiamo da un discorso più generale riguardo al logo e vediamo di declinarlo per l’ecommerce.

Il logo è un elemento molto importante della brand identity, che possiamo definire come la carta di identità del brand, in cui sono raccolti gli elementi che lo rendono riconoscibile sia a livello visivo che di linguaggio. 

Tramite la brand identity perciò e nel nostro caso con il logo dobbiamo comunicare i valori, le emozioni e la modalità con cui ci vogliamo relazionare con i nostri utenti.

Un logo efficace dovrebbe avere alcune caratteristiche, ossia:

  • Unicità per emergere rispetto agli altri
  • Personalità per essere immediatamente riconoscibile
  • Semplicità 
  • Coerenza con l’intero messaggio che il brand vuole comunicare
  • Versatilità e scalabilità, e quindi prevedere diversi formati per poter essere utilizzato in ogni contesto oltre a essere sempre leggibile 

In particolare, un logo efficace per gli ecommerce dovrebbe puntare sulla semplicità.
Ciò non riguarda solo il design ma coinvolge anche i colori: una palette efficace dovrebbe comprendere non più di 3 colori e con un abbinamento tale da rendere il logo leggibile in ogni situazione. Penso soprattutto alla sua versione mobile.

Collegandomi a questo aspetto, un altro consiglio riguarda il formato. Meglio uno sviluppo orizzontale del logo e avere a disposizione una variante compatta e una brand icon.

Cristina

Che suggerimenti vorresti dare a un ecommerce che vorrebbe inserire più contenuti legati al brand?

Tatiana

Intanto credo che per esempio la pagina “Chi siamo”, spesso bistrattata sugli ecommerce, abbia invece un grandissimo valore e andrebbe pertanto sempre inserita.

Sapere che dietro a una qualsiasi attività ci sono delle persone vere, umanizza la percezione del nostro ecommerce, crea una relazione autentica avvicinando le persone.

Ricordiamoci sempre che prima di vendere un oggetto, un servizio, vendiamo un’esperienza; le persone comprano più volentieri se riusciamo a fargli vivere un’emozione.
E qual è il miglior modo per fare tutto ciò?
Raccontare una storia, la nostra storia, in cui i nostri utenti possano immedesimarsi, trovare punti di contatto, riconoscersi e conoscerci.
Si fa meno fatica a vendere a chi ci conosce, no?

Un aspetto da raccontare è sicuramente quello di come le persone si sentiranno una volta acquistato il nostro prodotto, oltre a spiegare nel dettaglio qual è la nostra visione.

Se abbiamo poi uno spazio fisico in cui vendiamo i nostri prodotti, dedichiamogli un approfondimento in una pagina separata.
Anche in questo caso puntiamo al racconto emozionale, alla modalità con cui accogliamo i nostri clienti, all’atmosfera che si respira.

Un’altra sezione da sviluppare per approfondire ancora di più il brand è quella del blog.
Attraverso la pubblicazione, meglio se regolare, di articoli, possiamo regalare ai nostri utenti consigli, spunti utili inerenti i nostri prodotti e non solo.
Questo approccio “generoso” può aiutarci a rimanere impressi nella mente delle persone interessate all’ambito in cui ci muoviamo, diventando un punto di riferimento, agevolando non solo le vendite, ma anche il nostro posizionamento sul mercato e sul web.

Cristina

Esiste un sistema per mantenere coerenza nei diversi touchpoint?

Tatiana

Certo che sì.
La coerenza deve riguardare in toto la brand identity e quindi, come dicevamo prima, sia l’aspetto visivo che quello della comunicazione verbale.

Da un punto visivo, utilizziamo:

  • i colori compresi nella palette studiata per il brand 
  • sempre gli stessi font (se ne dovrebbero individuare 2-3 da utilizzare rispettivamente per titoli, sottotitoli e corpo del testo)
  • inseriamo il logo principale o una sua variante, a seconda della situazione

Da un punto di vista verbale, a monte andrebbe individuata una modalità di comunicazione coerente anche con la parte visuale, da portare avanti in ogni occasione. Per cui, per esempio, se il nostro brand ha colori tenui, il linguaggio non potrà essere aggressivo o comunque troppo energico. Sarà invece morbido e accogliente.

Anche la scelta delle parole da utilizzare è importante, ma per questi aspetti lascerei un eventuale approfondimento a chi si occupa di copy.

Cristina

Ipotizziamo un brand che vende prodotti di altre aziende, quindi un ecommerce che acquista da grossisti e rivende. Che strategia consiglieresti? 

Tatiana

Anche in questo caso non si può prescindere dallo sviluppo della Brand Identity e quindi dalla creazione di un logo che comunque identifichi l’attività.

Per farlo si può partire dall’individuazione di quelle che sono le caratteristiche che hanno in comune i prodotti che rivendiamo, come per esempio la qualità, la provenienza, il materiale utilizzato.
Riconosciamo in queste note distintive dei valori che ci contraddistinguono e puntiamo su quelli.

Le regole per la creazione di un logo efficace rimangono le stesse.
Possiamo però esplicitare nel payoff, per un tipo di comunicazione trasparente, che si tratta di prodotti non a marchio nostro, ma questo dipende sempre dal tipo di visione e di missione che ha il nostro ecommerce.

Cristina

E poi c’è l’ecommerce che produce in autonomia i suoi prodotti, ad esempio artigianali o con una produzione interna. Che tipo di consigli vorresti dare a un brand con questo genere di vendita?

Tatiana

Valgono sempre più o meno le cose che ci siamo detti fin qui.

Nel caso di una produzione propria o di prodotti artigianali sarà molto più facile trovare e raccontare valori, emozioni, atmosfere

Possiamo usare il nostro prodotto di punta o nel quale ci identifichiamo meglio come punto di partenza per la creazione di un eventuale pittogramma. 

Anche per i colori, se ce ne sono alcuni che già caratterizzano la nostra produzione, utilizziamoli per mantenere una certa riconoscibilità.

Grazie mille Tatiana per gli ottimi suggerimenti!

Potete seguire Tatiana “La Grafica Leggera” su questi canali:

Se hai domande o dubbi sulle correlazioni tra UX e Brand puoi scrivermi su Linkedin o Instagram

Se invece vuoi migliorare la UX del tuo ecommerce lavorando anche sul tuo Brand contattami, troveremo insieme la soluzione migliore per raggiungere questo obiettivo.