Euristiche di Nielsen per migliorare la UX del tuo ecommerce (parte 2)

13 minuti di lettura

Le 10 euristiche sono importanti perché ti aiutano a rendere più usabile il tuo ecommerce. Dopo aver visto con esempi pratici le prime 5 euristiche di Nielsen, oggi vediamo insieme le ultime 5.

Il mio consiglio è di non affrontare questo articolo se non hai letto il precedente, lo trovi qui

Indice dei contenuti

UX ecommerce: come migliorarla con le prime 5 euristiche di Nielsen

Ripassiamo i temi affrontati nel primo articolo sull’usabilità ecommerce, facendo un velocissimo riassunto. Nell’articolo abbiamo parlato di: 

  • usabilità
  • cosa significa euristica
  • chi è Jacob Nielsen
  • quando vanno applicate le euristiche di Nielsen
  • quali sono e a cosa servono le prime 5 Euristiche di Nielsen con esempi pratici.

Vediamo ora le restanti 5 euristiche di Nielsen con altrettanti esempi pratici.

Le ultime 5 euristiche di Nielsen

6) Riconoscimento invece che ricordo

In un gestionale che utilizza un menù con icone non tutte saranno immediatamente riconoscibili, l’ideale è che sotto di esse ci sia anche un testo che le identifichi.
In un gestionale che utilizza un menù con icone non tutte saranno immediatamente riconoscibili, l’ideale è che sotto di esse ci sia anche un testo che le identifichi.

Le persone che navigano nel tuo ecommerce non devono “memorizzare” ma “riconoscere”. 

Le informazioni della tua interfaccia devono essere sempre visibili e riconoscibili, soprattutto quando portano a un’azione. Eh già, l’essere umano ha una memoria limitata e a breve termine, avere un design che diminuisce lo sforzo cognitivo faciliterà la navigazione e l’uso del sistema. 

Un esempio che calza a pennello è il menu di navigazione

  • sappiamo che è sempre in alto e che ci porta ai collegamenti all’interno delle pagine del tuo sito
  • avrà sempre lo stesso stile: grandezza font, eventuali sfondi, impaginazione
  • quando clicchiamo su una voce di menù ci sarà un effetto che ci fa comprendere che si tratta di un link (sottolineatura testo, cambio di sfondo)

Ricordare è difficile, farsi guidare è più semplice

Ci sono altri casi in cui possiamo applicare questa euristica di riconoscimento invece che ricordo.
Un modo potrebbe essere guidare le persone con suggerimenti personalizzati in base alla pagina che si sta visitando. Ad esempio, usando dei tooltip, quelle finestrelle minuscole che si aprono quando passi il mouse sopra una parola o un’icona “info” per indicare quale azione svolgere.
Questo approccio risulta molto più efficace rispetto a un tutorial che costringe la persona a fare uno sforzo di memoria per poter usare l’interfaccia.
E come sappiamo le persone non hanno tempo da perdere, abbandonano tutto ciò che crea loro ansia, stress, o fastidio.

Non sempre utilizzare solo le icone è la scelta giusta

Sì, le icone sono utilissime e hanno una riconoscibilità visiva, è vero. Ma la veridicità di questo concetto è strettamente legato al tuo design e alle persone che lo utilizzeranno. Prendiamo ad esempio un gestionale che utilizza un menù con icone: non tutte saranno immediatamente riconoscibili, per cui l’ideale è che sotto di esse ci sia anche un testo che le identifichi.

Soluzioni semplici e chiare ottengono conversioni

Un esempio di una progress bar che ci ricorda quanto manca alla spedizione gratuita, aiuta le persone a non dover memorizzare la soglia per accedere a questo vantaggio.
Un esempio di una progress bar che ci ricorda quanto manca alla spedizione gratuita, aiuta le persone a non dover memorizzare la soglia per accedere a questo vantaggio.

Se facessi degli acquisti nel tuo ecommerce mi verrebbe indicato quanto manca alla spedizione gratuita?
Altrimenti dovrei fare uno sforzo di memoria per ricordarmi la soglia della spedizione gratuita, oltre a dover fare dei calcoli.
Cosa puoi fare per aiutare le persone: 

  • mettere un piccolo banner per indicare qual è il minimo d’ordine per la spedizione gratuita
  • inserire nel carrello o nel minicart quanti euro mancano alla spedizione gratuita

Sono entrambi ottimi modi per rendere visibile e riconoscibile un concetto che porta a un’azione!

7) Flessibilità ed efficienza

Hotjar è un tool per le registrazione delle sessioni degli utenti e tra le funzionalità che offre ci sono le mappe di calore (Heatmaps). Quando accedi alla sezione offre una guida su Youtube che le persone esperte possono Skippare o chiudere facilmente.
Hotjar è un tool per le registrazione delle sessioni degli utenti e tra le funzionalità che offre ci sono le mappe di calore (Heatmaps). Quando accedi alla sezione offre una guida su Youtube che le persone esperte possono Skippare o chiudere facilmente.

Il tuo brand, che si trovi su app, sito web o ecommerce, sarà consultato sia da persone esperte che da persone inesperte. La brutta notizia è che devi considerare due tipi di persone che hanno esigenze diverse. 
La buona notizia è che puoi fare in modo che le informazioni vengano trovate da entrambi con la maggiore facilità possibile. Come?
Crea delle scorciatoie che le persone esperte possono usare ma progetta la tua interfaccia anche per agevolare le persone inesperte. Insomma, usa la flessibilità per fare in modo che ogni persona trovi il metodo a lei più congeniale per esplorare e usare il sistema. Sembra facile detto così, ma nella pratica?

Vediamo alcuni esempi in modo che anche tu possa applicare questa euristica, iniziando da un esempio facile facile che sicuramente hai sperimentato.

Le scorciatoie da tastiera

Hai presente quando usi un programma e hai delle funzionalità che si possono usare anche tramite scorciatoie da tastiera? Esatto, se non hai già fatto questa esperienza seguirai il flusso di menu per arrivare a compiere un’azione, ma se lo conosci bene potrai usare dei comandi da tastiera che velocizzeranno il tuo lavoro.
Proprio Apple ha una pagina dedicata alle scorciatoie da tastiera che trovi qui.

Diversi metodi per arrivare allo stesso risultato

Ad esempio, se hai un ecommerce con funzionalità che richiedono alcuni sforzi prima di essere comprese puoi progettare delle finestre con guide e tutorial che però le persone già esperte possono skippare o decidere di non visualizzare più.

8) Estetica e design minimalista

Privatoeco.com è un ecommerce di scarpe e abbigliamento vegan che mette al centro l'etica e la sostenibilità senza rinunciare alla moda: il suo design non ha fronzoli, valorizza il messaggio che vuole trasmettere mettendo in risalto i prodotti.
Privatoeco.com è un ecommerce di scarpe e abbigliamento vegan che mette al centro l’etica e la sostenibilità senza rinunciare alla moda: il suo design non ha fronzoli, valorizza il messaggio che vuole trasmettere mettendo in risalto i prodotti.

Le interfacce non devono contenere informazioni non rilevanti o raramente necessarie. Tutto ciò che non risulta necessario alle persone entra in competizione con le informazioni utili e di conseguenza diminuisce la loro visibilità e comprensione.

Il succo è che devi darti delle priorità, anche nel design. Queste priorità non devono combaciare con quello che vuoi tu ma con i bisogni della tua clientela
Solo così la loro esplorazione sul tuo sito sarà fluida e potranno comprendere cosa fare, dove guardare e come compiere un’azione. 

Questo vuol dire che non potrai utilizzare elementi grafici? No, tuttavia la grafica è al servizio delle informazioni e della comunicazione.
Progetta un’interfaccia funzionale ed essenziale, a supporto dei tuoi contenuti e non il contrario, come nell’esempio qui sotto. 

L'ecommerce nello screenshot utilizza troppi elementi grafici che non permettono alle persone di dare una gerarchia alle informazioni. Inoltre non mantiene gli standard e la coerenza in punti nevralgici come il carrello e la barra di ricerca.
L’ecommerce nello screenshot utilizza troppi elementi grafici che non permettono alle persone di dare una gerarchia alle informazioni. Inoltre non mantiene gli standard e la coerenza in punti nevralgici come il carrello e la barra di ricerca.

Aggiungo che il punto non è solamente visuale: anche se hai utilizzato un design minimale ma, ad esempio, vuoi inserire tante informazioni nell’header del tuo sito, ci sarà un problema di usabilità.
Deve esserci una gerarchia e bisogna lavorare bene sui pesi e sulle posizioni.
Insomma, se il tuo o la tua UI Designer ti sta dicendo che c’è un problema di troppi elementi che vuoi tenere nella stessa posizione, fidati, c’è un problema.
Un bel decluttering visuale può essere un buon approccio alla soluzione.

9) Aiuta le persone a riconoscere ed uscire dalle situazioni di errore

Permettere alle persone di riconoscere e uscire facilmente dalle situazioni di errore che si possono presentare sul tuo ecommerce è un atto di gentilezza nei loro confronti. Senza una via di uscita si sentiranno frustrate e stressate.
Permettere alle persone di riconoscere e uscire facilmente dalle situazioni di errore che si possono presentare sul tuo ecommerce è un atto di gentilezza nei loro confronti. Senza una via di uscita si sentiranno frustrate e stressate.

I messaggi di errore dovrebbero essere sempre: 

  • scritti in maniera semplice
  • chiari da comprendere
  • riconoscibili grazie al visual
  • fornire una soluzione.

Questa è un’euristica che rispetto alle altre forse è più semplice da comprendere. Usiamo tanti sistemi digitali e tutti e tutte abbiamo incontrato messaggi di errore. Tuttavia è l’euristica più insidiosa. 

Sì, credo che chiunque capisca che se in un design la persona fa un’azione che non è corretta bisogna comunicarlo. Per cui potrò sembrare banale (la banalità è la linfa dell’usabilità e della ux) ma condivido con te qualche piccolo suggerimento.

Come evidenziare un messaggio di errore?

Poche regole da applicare sempre per evidenziare un messaggio di errore

  • un testo in rosso e preferibilmente in grassetto
  • un linguaggio comprensibile per la persona. Ad esempio, che non sia né informatico né burocratico
  • accosta un visual pulito che metta in condizione la persona che sta usando il tuo sistema di riconoscere che c’è un errore
  • fornisci una soluzione o una scorciatoia che sia veloce per le persone
Markandspencer.com ci aiuta prevenire e a uscire dai messaggi di errore nel login grazie a un controllo sull'indirizzo e-mail inserito. Inoltre ci permette di visualizzare in chiaro la password e, se non riusciamo ad accedere, ecco pronto il link "Forgot Password" che permette di recuperare le proprie credenziali.
Markandspencer.com ci aiuta prevenire e a uscire dai messaggi di errore nel login grazie a un controllo sull’indirizzo e-mail inserito. Inoltre ci permette di visualizzare in chiaro la password e, se non riusciamo ad accedere, ecco pronto il link “Forgot Password” che permette di recuperare le proprie credenziali.

Alcuni esempi di messaggi di errore che offrono soluzioni

  • Nel checkout di un ecommerce quando non compili alcuni campi obbligatori il sistema te lo segnala. Allo stesso modo sarebbe utile evidenziare quando un campo è stato inserito correttamente, ad esempio l’indirizzo email.
  • La pagina 404 è importantissima per il tuo ecommerce, ma è croce e delizia. 
    Fai notare in maniera inequivocabile alla persona che la sta visitando che la url digitata, o cliccata, è errata. 
    Metti in evidenza il messaggio e permetti alle persone di districarsi da quella pagina. Per esempio inserendo un campo di ricerca o mettendo dei link per facilitare la navigazione.
  • Quando sbagli a digitare il nome del prodotto che stavi cercando ecco che l’intelligenza artificiale ti viene in aiuto con dei suggerimenti.

10) Aiuto e documentazione

In un ecommerce di abbigliamento puoi aiutare le persone a scegliere quale taglia acquistare grazie a informazioni aggiuntive e a una documentazione dettagliata che possono prendere come riferimento. In genere viene chiamata "Guida alle Taglie" ed è composta da una tabella, potremmo definirla la FAQ della vestibilità dei capi di abbigliamento.
In un ecommerce di abbigliamento puoi aiutare le persone a scegliere quale taglia acquistare grazie a informazioni aggiuntive e a una documentazione dettagliata che possono prendere come riferimento. In genere viene chiamata “Guida alle Taglie” ed è composta da una tabella, potremmo definirla la FAQ della vestibilità dei capi di abbigliamento.

Fornisci alle persone guide che possano aiutarle a completare le loro attività sul tuo ecommerce. Ci riferiamo a quelle che generalmente vengono chiamate FAQ, le classiche domande frequenti. Ma non focalizzarti solo su quello. 

Un aiuto alle persone che usano il tuo ecommerce può arrivare contestualizzato all’azione che stanno compiendo. Come?

  • Con dei tooltip che spiegano come svolgere alcune azioni
  • Inserendo un link dove necessario, il classico “Maggiori informazioni”
  • Usa piccoli testi o visual a supporto di processi o interazioni che dovranno svolgere le persone
  • Inserisci una chat
Oggi ci sono tanti servizi di chat, anche gratuiti, che possono assistere le persone negli acquisti sul tuo ecommerce. Messenger di Meta (Facebook) è uno di questi. Avere una chat sempre disponibile aiuterà le persone a fare delle scelte e ad essere supportate in caso di difficoltà.
Oggi ci sono tanti servizi di chat, anche gratuiti, che possono assistere le persone negli acquisti sul tuo ecommerce. Messenger di Meta (Facebook) è uno di questi. Avere una chat sempre disponibile aiuterà le persone a fare delle scelte e ad essere supportate in caso di difficoltà.

In conclusione gli aiuti dovranno essere nel posto giusto al momento giusto. 

Sì, lo so che non è facile, perché quando lavoriamo a un progetto spesso diamo per scontato alcune informazioni. 

Le segnalazioni al customer care possono essere un buon punto di partenza per fare un giro sul tuo ecommerce e controllare cosa non viene compreso dalle persone che lo navigano, in modo da intervenire con l’inserimento di maggiori informazioni dove possibile. Dove non lo è, beh, bisogna approfondire. E se fosse necessario, ti toccherà rivedere quel flusso che magari a te piace tanto ma non è fruibile dalle persone. 

Come applicare le euristiche di Nielsen al tuo ecommerce

Bene, abbiamo visto insieme tutte e 10 le euristiche che possono svoltare l’usabilità del tuo ecommerce. Le prime 5 le trovi qui.
Ottimo, ora non ti resta che applicarle. Come?

Ogni euristica analizzata in questo articolo offre già degli esempi che possono essere anche delle soluzioni. 

Naviga il tuo ecommerce: nel catalogo, nella procedura di login, nel flusso di acquisto. Poi verifica in ogni punto se le euristiche vengono rispettate.

Un buon aiuto potrebbe essere chiedere a una persona esterna, magari parenti, amici o amiche, di navigare il tuo sito e segnalarti cosa funziona, e cosa non funziona, nella sua esperienza. 
Oppure puoi rivolgerti a me, che sono una UX & UI designer.

Posso svolgere un’analisi approfondita e fornire un report utile al tuo team di sviluppo.
Sì, perché la parte più difficile non è tanto trovare l’errore quanto correggerlo nella maniera migliore per le persone che navigano il tuo ecommerce.